Ferocactus: perchè no?

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Ferocactus: perchè no?

Messaggioda cmr » 14/11/2010, 19:38

Il Ferocactus herrerae cresce lungo la fascia costiera e l’ arido interno del Messico che volge verso il mare di Cortes, specchio d’acqua racchiuso tra la Baja California e il Messico, famoso per le balene che nelle sue acque tiepide si riproducono.
Il F. herrerae è considerato in alcuni casi una forma del F. peninsulae, anche se ci sono delle diversità sostanziali nell’apparato radicale, nelle spine e nei frutti, mentre in alcuni altri casi viene considerato un sinonimo di F. wislizenii, ma, anche in questo caso, alcune diversità sostanziali, ad es. il numero delle coste, non fa essere certi di questa affermazione.
Qualunque sia la sua origine, rimane una gran bella pianta, di rapido sviluppo e di coltivazione molto semplice.
Coltivarla come vedremo in seguito, però, non richiede coraggio come potrebbe venir di pensare, ma molta curiosità, quella curiosità che mi ha portato a pensare che, forse, non è giusta l’affermazione comune secondo cui “i cactus e l’acqua sono nemici”.
Sono convinto che chi consiglia di “bagnare una volta al mese” o “solo una vaporizzata, ma ogni tanto” forse non li conosce bene o non vuole conoscerli. Ho provato, quindi, a fare una cosa del genere. Inizialmente col timore di sacrificare una pianta sull’altare della scienza sperimentale, poi, via via che passava il tempo, e sono già passati SETTE anni, e ho cominciato a farmi domande sul perché non marcisce, anzi cresce e sano, allora ho capito l’importanza dell’ossigeno nelle radici e del sole sulla pianta o su come fornirgli il nutrimento. Ho imparato che le cellule vegetali non sono corpuscoli ebeti e senza cervello che assumono acqua fino al punto di scoppiare ma sono organismi intelligenti e di tutto rispetto.
Ho sempre sostenuto che coltivare piante grasse (la maggior parte) non è quella gran difficoltà che molti vogliono far credere e credo che questa sia una prova. Molti sono i luoghi comuni da sfatare, ma senza un pò di “curiosità”, quella sana curiosità che, ad esempio, non ti fa standardizzare il tuo giardino ma ti porta a cercare e sperimentare nuove essenze per la siepe al posto del “solito rincospermo”, molti continueranno a dare l’acqua una volta al mese alle grasse e piantare “rincospermo” intorno casa!
Vogliamo parlarne? Volete provare (o già avete provato) anche voi?

Ciao. Carlo.
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P.S.: Recentemente ho letto diversi vecchi numeri di Gardenia; nel numero 41 del Settembre 1987 (ventitre anni fa!) a pag. 74 c’è un articolo a firma M. C. Zaza sulle grasse in idrocoltura: l’avessi letto prima!!!

P.S. 2: L’ Aloe maculata (syn. A. saponaria) è in idrocoltura dal 2 maggio 2010.
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Re: Ferocactus: perchè no?

Messaggioda bruno » 14/11/2010, 22:30

Caro Carlo, vedo con piacere che hai deciso di aprire questo tema molto interessante :)
Ci puoi dare qualche dettaglio in più sui tuoi esperimenti? Ad esempio ogni tanto cambi l' acqua? Aggiungi un pò di concime?
I risultati mi sembrano veramente buoni ed indicativi della nostra assoluta ignoranza sulla fisiologia di queste piante.
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Re: Ferocactus: perchè no?

Messaggioda Ekinon » 14/11/2010, 22:42

Per quanto riguarda l'insolazione come ti comporti? il vaso va tenuto all'ombra penso...
Per il riparo invernale si deve ricorrere all'appartamento? ( riferito alla temperaturatura dell'acqua da tenere )

E' un modo di coltivare le piante senza dubbio interessante e per certi versi anche bello ma, forse si perde un pò l'essenza della pianta stessa: la spina quindi l'aspetto.
Ciao :)
Ultima modifica di Ekinon il 14/11/2010, 22:59, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ferocactus: perchè no?

Messaggioda marvelli » 14/11/2010, 22:49

Delle grasse in idrocoltura si parlato più volte in giornali e articoli e io personalmente ho visto piccole collezioni fatte così.
L'adattamento delle piante in generale è sempre notevole e stupisce.
Avrai notato che l'apparato radicale si è modificato e le radici hanno cambiato aspetto stando immerse in acqua tutto il tempo.
Anche i parassiti scompaiono del tutto.
Mi domando solo come si possa effettuare il riposo vegetativo, indipensabile per poter avere fioriture.

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Re: Ferocactus: perchè no?

Messaggioda eve » 14/11/2010, 23:03

Da circa un anno coltivo una piccola Dioscorea elephantipes in idrcoltura. Ha passato l'estate in dormienza per risvegliarsi senza problemi a inizio autunno.
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Re: Ferocactus: perchè no?

Messaggioda alberta » 15/11/2010, 13:47

Interessante esperimento! Che in parte risponde e allo stesso tempo aumenta alcuni miei dubbi rispetto al rapporto acqua/ piante grasse!!!
Ho avuto modo di constatare che se bagnate troppo le piante marciscono. E fin qui nulla di nuovo. Mi sono, però, chiesta come mai le talee messe a radicare nell'acqua non marciscono. Ho una hoya, ormai adulta, che ha radicato in acqua. In estate uno dei passatempi preferiti dei miei micetti era camminare sulle mie piante e in questo modo mi hanno distrutto il senecio crassissimus, ho preso il ramo (lo hanno anche cimato!) e senza far asciugare il punto di rottura l'ho messo in un bicchiere di plastica con acqua, stessa cosa ho fatto con la punta, che pensavo sarebbe morta subito, perchè era la parte più giovane della pianta. Entrambe le talee hanno emesso radici. Ora sono indecisa se metterle nel terreno o lasciarle in acqua fino a primavera.
Non so spiegarne il motivo, ma ho sperimentato che per alcune piante funziona....
Certo non avrei mai provato con un fero...
Per i lithops? potrebbe funzionare? Magari smetto di ammazzarli e finalmente impariamo a convivere?
Boh!!!
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Re: Ferocactus: perchè no?

Messaggioda eve » 15/11/2010, 14:23

Non so se con i Lithops potrebbe funzionare, ma immagino di sì. Se poi si parte da un esemplare giovane, l'adattamento è più semplice. Pare che sia molto più difficile o impossibile riabituare una pianta coltivata in idrocoltura a vivere di nuovo nel terriccio normale.
Da qualche parte avevo visto un'ampia lista di cactus che sono adatti a questo tipo di coltivazione, si trovano molte informazioni su google.de 8)
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Re: Ferocactus: perchè no?

Messaggioda cmr » 15/11/2010, 15:07

Bene! Cominciamo con qualche risposta.
Ad esempio ogni tanto cambi l' acqua? Aggiungi un pò di concime?
L'acqua non viene mai cambiata. Aggiungo quella che per evaporazione e assorbimento va via.
Concimo con un concime idrosolubile da aprile-maggio a settembre-ottobre in base all'andamento stagionale con le dosi consigliate dal produttore. In questo periodo riempio sempre con acqua concimata.
Per quanto riguarda l'insolazione come ti comporti? il vaso va tenuto all'ombra penso...
Per il riparo invernale si deve ricorrere all'appartamento? ( riferito alla temperaturatura dell'acqua da tenere )

E' un modo di coltivare le piante senza dubbio interessante e per certi versi anche bello ma, forse si perde un pò l'essenza della pianta stessa: la spina quindi l'aspetto

I "vasi" sono assieme a tutte le altre, sul bancone, e 365 giorni l'anno senza riguardi particolari. Certamente si perdono molte caratteristiche della pianta coltivata in modo "normale", ma lo scopo di tutto questo è un altro: non mi servono le spine, mi serve capire perche non marcisce!!!
Avrai notato che l'apparato radicale si è modificato e le radici hanno cambiato aspetto stando immerse in acqua tutto il tempo.
Anche i parassiti scompaiono del tutto.
Mi domando solo come si possa effettuare il riposo vegetativo, indipensabile per poter avere fioriture.


E' vero. Le radici sono diverse: più sottili e in numero minore che in una pianta delle stesse dimensioni coltivata in modo classico. La pausa vegetativa la impongo sospendendo le concimazioni e sostituendo l'acqua a sett-ott. con acqua normale. Non avendo più da "mangiare" la pianta si ferma (uso acqua normale, quella dell'acquedotto). Per i parassiti sono fortunato: le cocciniglie radicali ancora non hanno inventato la maschera e il boccaglio!!
Altro discorso per ottenere fioriture. Ho usato il fero e l'aloe in quanto piante di cui disponevo in buon numero e sono piante che fioriscono quando sono avanti con gli anni! Quest'anno, una semina di Turbinicarpus lophophoroides di circa 3 anni ha fiorito: credo sia il prossimo candidato a finire in ammollo.
Ho avuto modo di constatare che se bagnate troppo le piante marciscono. E fin qui nulla di nuovo. Mi sono, però, chiesta come mai le talee messe a radicare nell'acqua non marciscono

Perchè nel vaso delle talee messe in acqua non c'è da "mangiare" (terra) ma solo acqua.
Vi ringrazio di queste e aspetto altre domande.
Carlo.
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Re: Ferocactus: perchè no?

Messaggioda ollivander » 15/11/2010, 15:41

ciao carlo,
in passato ho sperimentato la cosa con varie classiche piante da appartamento (spatifillo, red king etc) e con buoni risultati. buoni perchè le piante vivevano alla grande per 5 o 6 anni e poi morivano, ma c'è anche da dire che io non ho mai usato concimi o cambiato l'acqua come invece fai tu. mea culpa!
credo che con la nuova stagione proverò a fare un pò di esperimenti con le succulente. dopo aver visto il tuo fero direi che tutto è possibile!
usi concime liquido per cactacee o per piante verdi generico?
grazie
elena
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Re: Ferocactus: perchè no?

Messaggioda alberta » 15/11/2010, 15:57

Io l'acqua ogni tanto la cambio, non ho mai fatto caso alla tempistica.... nel senso che un paio di volte al mese svuoto il contenitore e metto acqua pulita, quella di rubinetto. Una volta al mese (circa) lavo il barattolo, facendo attenzione a non lasciare residui di detersivo.
Ma per la collocazione invernale come ti regoli? Io le tengo in casa, perchè penso che la presenza dell'acqua possa favorire il "congelamento" delle radici e quindi la perdita della pianta.... :?
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Re: Ferocactus: perchè no?

Messaggioda cmr » 16/11/2010, 18:42

usi concime liquido per cactacee o per piante verdi generico?

Ho usato un concime liquido della CIFO per geranei, ma ora hanno cambiato il titolo del concime aumentando troppo l'azoto.
Attualmente uso un idrosolubile 10-15-30.
Ma per la collocazione invernale come ti regoli? Io le tengo in casa, perchè penso che la presenza dell'acqua possa favorire il "congelamento" delle radici e quindi la perdita della pianta

Come ho già scritto, passano l'inverno assieme alle altre. Ho avuto come temperature minime di 1-2 gradi sotto zero, apparentemente senza problemi.
Carlo
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Re: Ferocactus: perchè no?

Messaggioda giuse » 17/11/2010, 13:46

ciao
io non ho mai provato l'idrocultura ma ho provato varie volte a far radicare polloni di cactacee nell'acqua.
I risultati a volte sono sorprendenti perchè nel giro di tre/quattro giorni molti di questi emettevano le radichette, altri invece scoppiavano letteralmente. Non sò se questo sistema và bene per tutte, ma con la buona stagione ci riproverò.
Giuseppe
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