A proposito di copiapoa

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A proposito di copiapoa

Messaggioda cmr » 18/01/2015, 18:45

Non è stato facile affrontare questo genere senza sentire il fiato sul collo dei grandi coltivatori di queste piante: Ritter, Schulz, il nostro Carlo Doni, per citarne alcuni.
Ho approcciato diversi anni fa la coltivazione di questo genere basandomi, quindi, sulla loro esperienza, leggendo le loro note e su quella dei vecchi e bravissimi collezionisti/coltivatori laziali. I risultati sono stati abbastanza buoni e sono sotto gli occhi di tutti – almeno sotto gli occhi di quelli che le desiderano vedere!!!
Oggi, però, alla luce di quanto si legge nei forum e su riviste on-line, mi viene la necessità di affrontare e chiarire, e nello stesso tempo demolire, alcuni luoghi comuni su queste affascinanti e singolari piante.
In effetti sono solamente due i punti che tengo a sottolineare, velocità di crescita e produzione di farina, perche sono questi gli unici punti che sembrano focalizzare l’attenzione verso queste piante.

longistaminea.jpg


Il primo punto è abbastanza semplice da chiarire e cominciamo con una affermazione: le copiapoa non sono piante a crescita lenta.
Esistono in natura, anche se qualcosa ce la siamo inventata noi umani, circa una settantina di specie, varietà, forme, ecc, di copiapoa che colonizzano un areale del tutto particolare e che hanno forme e dimensioni diametralmente opposte: 2-3 cm di diametro a maturità per una C. lauii a poco meno di un metro di altezza per C. cinerea e in mezzo tutte le altre; come si fa a generalizzare? Certamente è vero che in habitat la crescita è lenta e nessuno metterebbe in collezione una pianta che cresce (si fa per dire) solo un paio di millimetri l’anno, ma in coltivazione? Credo che se una pianta in coltivazione non cresca è perche è coltivata male: quale substrato stiamo dando? Quale intensità di luce? Quale calore? E l’acqua? E di tutte queste cose: poco o troppo? Esistono una infinità di variabili che dipendono esclusivamente da noi, dalla località geografica in cui ci troviamo, ecc.ecc., e, non ultima variabile, COSA stiamo coltivando, quale specie!
Leggete i substrati e le note di coltivazione dei collezionisti di copiapoa italiani e, già da questo, capirete perche le loro piante non crescono mentre cresce la loro convinzione che la causa di questo sia riconducibile alle piante stesse! Perche non provano a cambiare? Per esempio, dare ogni tanto una concimata? Un substrato più grasso invece di lapillo, pomice e inerti (nutrimento=zero!)? E un po più di acqua? Forse i vasetti in cui sono costrette sono da cambiare? Ricordate la discussione chiamata “Esperimento cilene” dove veniva “sdoganata” una inumidita invernale alle eriosyce (sensu Kattermann)? Quante sono marcite? Quante, invece, stanno bene?
Altro aspetto che sembra fondamentale in una buona coltivazione delle copiapoa è la produzione dello strato farinoso che copre il corpo di certe specie (C. cinerea, C.dealbata e C. cinerascens).

tenuissima.jpg


Nessuno dei coltivatori sparsi nel pianeta sembra dare importanza a questo aspetto tanto quanto noi italiani cosi come nessuno dei coltivatori citati ha capito cosa origina questa formazione: R. Schulz, nel suo ultimo “Copiapoa 2006” dedica all’argomento 7 (sette!) righe (pag.19 del libro citato) affermando che, forse, dipende da condizioni di caldo e secco tipiche dell’habitat; dice che ha provato ad indurne la produzione in piante da lui coltivate per 5 anni senza sviluppi apprezzabili.
Sono convinto che ci sia molto da lavorare per convincere gli irriducibili di “pomice, lapillo e marna” a cambiare metodo di coltivazione per questo genere. E se provassero a pensare al bene delle piante, mettendo da parte le loro convinzioni?
Una prova sul campo,forse, li convincerebbe più di mille parole; potrebbero acquistare due C. humilis che si trovano facilmente e a un prezzo accessibilissimo e coltivarle in due modalità diverse: una nel loro metodo classico e l’altra dando “la pappa” alla piccola. Sono certo che si ricrederebbero!!!

atacamensis.jpg


Carlo.
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Re: A proposito di copiapoa

Messaggioda Mariangela » 20/01/2015, 15:07

La mia esperienza di coltivazione di Copiapoa è poco interessante e certamente ...datata. Forse è più interessante che io dica che la maggior parte delle mie piante proveniva dal vivaio di Wolf Syrbe. Le più belle Copiapoa di Wolf erano quelle coltivate all'aperto, nel prato dietro la casa. Che ricordi io, (sono passati trent'anni, ormai), le teneva là anche d'inverno, senza copertura alcuna. D'estate lasciava crescere l'erba intorno, così da ombreggiare un pochino. Erano tutte in vaso, con terra da "cactus". Allora non andava di moda il terriccio minerale. L'aspetto era quello di piante prese in natura. Belle spine (però tutte perfette) e c'era la pruina dove occorreva ci fosse e nella giusta quantità. D'estate bagnava con la canna, ma non spessissimo e d'inverno lasciava che si bagnassero. Però, Wolf coltivava in quel di Cagliari. Da me mantenevano la pruina, ma crescevano meno. Io bagnavo poco, non ho mai cambiato terriccio. Ho sempre utilizzato il terriccio di Wolf.

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Re: A proposito di copiapoa

Messaggioda Claudietta » 10/02/2015, 18:52

Ciao Carlo!
Grazie al nostro caro amico Max che me lo ha segnalato (io purtroppo me l'ero perso, dato che non riesco a seguire il forum come vorrei! :? ) ho visto questo tuo approfondimento davvero molto interessante sulle copiapoa.
Ti ringrazio per aver stuzzicato la mia curiosità sulla coltivazione di queste piante che, personalmente, ho sempre trattate con un po' di soggezione, e da cui sono stata ripagata forse con un po' di... circospezione. :razz2:
Ma con le tue osservazioni ed i tuoi suggerimenti nei prossimi travasi farò loro vedere chi comanda! :D ... Cioè loro?! :shock:
Vi terrò informati! :mrgreen:
A presto!
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Re: A proposito di copiapoa

Messaggioda Lele » 24/02/2015, 17:02

Giusto per arricchire la discussione d'esperienze sulle Copiapoa, io le mie le bagno anche d'inverno. Una si becca pure la pioggia di tanto in tanto. S'accontentano anche di poca acqua (nel senso che basta bagnarle poco per vedere una loro reazione) da quanto ho potuto vedere. Specifico però che si trattano tutte di semine, le cui ultime foto le ho postate poco tempo fa. Il terreno è uguale per tutte le semine, con un 30% di terriccio, e il concime se lo beccano una volta ogni due settimane.
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Re: A proposito di copiapoa

Messaggioda Claudietta » 24/02/2015, 17:58

Lele ha scritto:io le mie le bagno anche d'inverno
Lele ha scritto:basta bagnarle poco per vedere una loro reazione

Ciao Lele! Interessante! Ma più precisamente, bagnandole un poco riesci a vedere la loro reazione già in inverno o intendi dire che alla ripresa vegetativa si riprendono meglio? E la bagnatura, ricorda un po' la "camanchaca" (cioè tipo nebulizzazione) o è proprio una bagnatura?
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Re: A proposito di copiapoa

Messaggioda Lele » 24/02/2015, 23:00

Io le bagno tutto l'anno eccetto in piena estate. Certo, in primavera/autunno significa una volta a settimana (ricordo ancora che son semine, vaso 5x5x6), e in inverno significa una volta al mese. Son "opportuniste", vegetano quando hanno acqua disponibile, ma rallentano in estate o addirittura soffrono il caldo. O almeno, è quello che fin'ora ho potuto intuire. Circa la quantità, non saprei dare un'indicazione precisa. E' una cosa ad occhio, quanto credo che possa bastare a farle gonfiare per bene senza che il terreno rimanga umido per troppo tempo, e preferisco sempre farlo quando so che nei giorni successivi ci sarà bel tempo. E' più dell'effetto camanchaca, ma meno di un'inzuppata.

Questo mio post potrebbe essere preso d'esempio per rappresentare il termine "approssimativo"...
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Re: A proposito di copiapoa

Messaggioda cmr » 24/02/2015, 23:20

Mi piacete quando sperimentate :wink:
Le cilene amano un goccio d'acqua in inverno, Claudia, ricordi come tengo le piante? In questi giorni, quando piove a vento, nessuno le ripara! Certo, non si inzuppano e il terreno è tutto lapillo, ma stanno benone!
Carlo.
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Re: A proposito di copiapoa

Messaggioda giovangi » 25/02/2015, 12:03

Prima di tutto vorrei dire che la Copiapoa longistaminea (prima foto) è davvero molto bella. Non mi dispiacerebbe poterne vedere lo sviluppo negli ultimi anni, per valutare la crescita in relazione alle informazioni sulle sue condizioni di coltivazione.

Poi, visto che siamo anche nella sezione approfondimenti, e visto che si dice che c'è "molto da lavorare per convincere gli irriducibili di pomice, lapillo e marna a cambiare metodo di coltivazione per questo genere", e visto che le tue piante sono in lapillo, mi domandavo se le tue affermazioni si riferiscano a situazioni diverse, che magari sarebbe il caso di citare e documentare, così che ognuno possa fare le sue valutazioni.

Si può seguire il consiglio di acquistare due C. humilis e provare, ma come hai fatto notare quando Urby ha proposto la documentazione fotografica di tre sue semine in substrati diversi "bisognerebbe fare almeno qualche centinaio di campioni per ogni percentuale/variabile presa in esame" altrimenti l'esperimento non serve a molto. Altro fattore è il tempo, la mia Copiapoa haseltoniana in 50%lapillo/50%terriccio a prendere buona parte della pioggia che cade dal cielo per il secondo inverno ... è ancora lì, ma non credo di poter dedurne ancora nulla, se non che le speranze che possa star bene finora sopravvivono.
Giovanni.
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Re: A proposito di copiapoa

Messaggioda Claudietta » 03/03/2015, 18:02

Lele ha scritto:E' più dell'effetto camanchaca, ma meno di un'inzuppata.

Chiarissimo Lele! :)
cmr ha scritto:Claudia, ricordi come tengo le piante? In questi giorni, quando piove a vento, nessuno le ripara!

Sì sì Carlo! Ora sì! Mi sfuggiva ma adesso ricordo! E con questa immagine il concetto è più chiaro! E' importante questa cosa, perché io in inverno non le ho mai bagnate ed ho spesso notato in alcune di loro un eccessivo sciupamento, che non sempre riuscivano a recuperare in estate.
In più c'è da dire che le mie sono addossate ad un muro, e quindi anche l'aria, e quindi l'umidità ambientale, non circola poi tanto.
Un ultima cosa che vorrei chiedere è se, secondo la vostra esperienza, qualche "spruzzata" invernale è utile anche per le neoporteria/eriosyce, dato che io le tengo tutte insieme ed anche in quest'ultime noto un particolare deperimento invernale.
Grazie e alla prossima! :wink:
Claudia
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