Si Bruno, alla fontana dell'elefante. Quindi Dioscorea elephantipes. Però ci si poteva arrivare anche senza l'elefante.
Credo di poterti spiegare perchè Giovanni ha detto japonica. Dioscorea japonica e Dioscorea septemloba sono le due specie descritte da Carl Thunberg, lo svedese che ereditò la cattedra da Linneo.
Thunberg e il cacciatore di piante, Scot Francis Masson, furono i primi ad incontrare Dioscorea elephantipens, ma non la descrissero.
A descriverla, con il nome di Tamus (il vitigno selvatico citato da Plinio) elephantipes fu Charles Louis l'Heritier de Brutelle, il procuratore del re, morto assassinato. L'Heritier è stato un magistrato ed un botanico; si dedicò in particolare ai gerani. Il suo lavoro più importante è "Geraniologia".
Il medico che esercitò lontano da casa è, ovviamente Dioscoride Pedanio, che dà il nome al genere e alla famiglia, Dioscoreaceae. Dioscoride era greco, ma esercitò a Roma ai tempi di Nerone, da qui il riferimento ad un periodo della città terribilmente ..caldo.
Chi ebbe da Zeus una casa solo sua è la targaruga. Esopo racconta che la tartaruga chiese a Zeus una casa dove potesse entrare solo chi voleva lei e Zeus gliene diede una dove poteva entrare solo lei. Zeus era notoriamente dispettoso, oltre che permaloso.
Il riferimento è naturalmente all'altro vecchio nome del genere: Testudinaria.
Si poteva però arrivare alla specie, soltanto con l'indizio: "popolo di balbuzienti" o "balbettanti", cioè gli ottentotti. Dioscorea elephantipes è detta volgarmente "pane degli ottentotti".
Era facilissimo. Anche se molti botanici erano medici, pochi di loro hanno avuto l'onore di vedersi dedicare intere famiglie.
Mariangela