Ho già scritto qui (vedi: "A sud-est di Roma") del Sempervivum marmoreum del Monte Tirone. Ho già detto che il taxon, a lungo creduto una forma "pelosa" della specie dei Balcani, è in realtà da ricondurre a S. tectorum. Ho anche già detto che la variabilità che si può osservare negli Alburni e sul vicino Cervati è piuttosto sorprendente. Queste montagne, che si trovano a sud di Napoli, sono state a lungo esplorate da Vincenzo Pacifico, un'appassionato sempervifilo, prenaturamente scomparso in un incidente stradale anni fa. Quelle che vi mostro qui sono appunto le foto delle sue foto. La qualità non è eccelsa, ma comunque si può vedere quanti diversi morfotipi si possono incontrare in uno spazio relativamente ristretto.
Su nessun'altra montagna del sud Italia si può incontrare una tale variabilità. Le piante del Sirino e del Volturino sono tutte piuttosto simili e lo stesso si deve dire anche per le piante di molte stazioni alpine.
Anche il colore dei fiori, che mi è stato solo descritto, pare sia molto variabile, va da un rosa chiaro, tipico del S. tectorum, ad un rosso con un più o meno evidente margine bianco.
Spero di aver soddisfatto la curiosità di Joop. Se avete domande, sono a disposizione.
Mariangela