La scelta dei vasi

Discussione su rinvasi, terricci, innaffiature etc...

La scelta dei vasi

Messaggioda bruno » 24/06/2012, 16:35

LA SCELTA DEL VASO IDONEO PER LE NOSTRE PIANTE
Di Roberto Siniscalchi

Una delle domande più comuni che i neofiti rivolgono spesso é quale tipo di vaso sia migliore per la coltivazione delle piante succulente.

Dietro a questa in apparenza semplice domanda si celano diverse possibilità di risposta che alla fine ci farà comprendere che non esiste un vaso ideale, ma una soluzione che può essere adottata a seconda di vari fattori che andrò brevemente ad analizzare.

LEGGEREZZA - In questo primo confronto vince nettamente la plastica nei riguardi del coccio. Ma quando si coltivano piante di una certa dimensione come Agavi, Cereus, Echinocactus, Ferocactus e Caudiciformi se un vaso di plastica del diametro di 50 cm. ed oltre, potrà ancora essere spostato con una certa facilità per spostarne uno di pari dimensioni in coccio la faccenda può farsi molto impegnativa se non quasi impossibile. Il vaso di coccio però, proprio perché più pesante, offre più stabilità di quello di plastica ed anche in casi di forte vento è più difficile che cada.
Il peso ha la sua importanza anche nel caso di davanzali particolarmente lunghi e di fattura esile dove il solo peso tra 50 vasi in coccio o in plastica potrebbe richiedere un calcolo statico. (proprio recentemente ho visto staccarsi tutta la ringhiera di un balcone sotto il peso di troppi vasi).

ROBUSTEZZA - Entrambe i vasi hanno una loro durata che personalmente mi é difficile quantificare in tempo, quelli di plastica con il trascorrere degli anni "cristallizzano" é vanno piano piano a sgretolarsi, quelli di coccio a seconda del luogo possono coprirsi di depositi di calcare che comunque si possono eliminare con una spazzola ed acqua calda, mi sembra inutile ricordare che in caso di caduta accidentale ha quasi sempre la peggio il vaso di coccio mentre quello di plastica (se nuovo) é infrangibile.

ECONOMICITÀ - Qui posso solo fare riferimento ai valori / prezzi che riscontro nella mia regione, dove il costo di un vaso in coccio è nettamente superiore ad uno di plastica. Occorre ricordare che ci sono diverse qualità di coccio, alcune se bagnate e sottoposte a forti gelate si sfaldano in scaglie fino a polverizzarsi per cui fare attenzione durante l' acquisto soprattutto se abitate in regioni dal clima invernale particolarmente rigido, non ho mai riscontrato alcun problema con il freddo nei vasi di plastica.

UMIDITÀ - Un vaso di coccio offre diverse possibilità all' acqua in esso contenuta di evaporare, questa infatti può fuoriuscire dall' alto, dal basso ma anche attraverso le pareti porose permettendo al substrato di asciugarsi molto presto. Le pareti di un vaso di plastica invece non permettono nessuna evaporazione idrica mantenendo così l' umidità per più a lungo.
Un vaso che mantiene più a lungo l' umidità permetterà che la pianta possa essere annaffiata più raramente e quindi ci sarà un minor dilavamento degli elementi nutritivi dal terreno, al contrario un vaso che mantiene per meno tempo l' umidità al suo interno costringerà ad annaffiature più frequenti con successivo dilavamento del terreno che dovrà essere integrato con delle concimazioni. A riguardo vorrei anche precisare che un vaso di coccio proprio perché si asciuga prima é spesso adatto alla coltivazione di piante particolarmente sensibili ai ristagni idrici come Ariocarpus, Aztekium, Pelecyphora ecc.
Occorre fare particolare attenzione però nel caso si abbia annaffiato da poco ed il vaso sia sottoposto ad una forte insolazione delle sue pareti, in questo caso il vaso di coccio evaporando più velocemente preserverà l' apparato radicale da eventuali danni, mentre per esperienza personale la temperatura all' interno di uno in plastica può raggiungere valori preoccupanti fino alla totale lessatura delle radici con conseguente scottatura delle mani.

ESTETICA - Questo parametro é molto soggettivo, io preferisco un contenitore molto sobrio, essenziale che non appaia rispetto alla pianta quindi opto per la plastica, in genere i vasi di coccio sono più voluminosi e si tende a vedere una piccola pianta in un grande vaso, non valuto quei vasi da bonsai anch' essi in coccio e di alta valenza estetica perché pur di ottima qualità hanno spesso un prezzo di molto superiore alla pianta che alloggiano, ma lascio ad ognuno di decidere in merito in piena libertà.

FORMA - la forma del vaso riveste una grande importanza in relazione alla pianta che dovrà accogliere, occorre rivolgere un' attenzione particolare nei confronti di quelle piante denominate geofite, spesso si tratta di piccole piante con apparati radicali molto sviluppati, non dobbiamo lasciarci ingannare dalle piccole dimensioni che la pianta ha nella parte epigea (sopra il suolo), bensì documentarsi in merito alle sue esigenze e poi scegliere il contenitore più adatto.
In genere un vaso alto e profondo permette meglio alle radici di potersi sviluppare in modo "più naturale", pur rimanendo coscienti che non potremo mai eguagliare le condizioni che una pianta trova nel suo habitat.

COLORE - Oltre ad un indubbio fattore estetico il colore di un vaso svolge una particolare funzione anche sullo sviluppo della pianta. Se un vaso di colore nero in primavera può scaldare velocemente il substrato favorendo una più rapida ripresa vegetativa della pianta dopo il riposo invernale, lo stesso vaso in estate può causare gravi danni come già esposto al punto "umidità. Allora sono forse da consigliare vasi di colore bianco ? Niente affatto, perché questi permettono alla luce di passare al proprio interno favorendo la formazione di alghe sulle loro pareti, che entrerebbero in concorrenza con le radici della pianta. Come spesso avviene anche qui la soluzione ideale la troviamo nel mezzo, e cioè il vaso con il colore più indicato é quello color coccio, non troppo scuro ne troppo chiaro.

ADERENZA (suggerito da Tom) - Altra importante caratteristica che distingue i due materiali é che nei vasi di plastica le radici non hanno alcuna aderenza e nel caso di un rinvaso queste possono essere sfilate, dal vecchio vaso, senza alcun danno, mentre in quelli di coccio vista la natura porosa del materiale, le piccole e sensibili radici vi aderiscono con forza alla ricerca dell' umidità in essa contenuta e nel caso di un rinvaso non è possibile sfilare la pianta senza danneggiarle.

Questo a grandi linee, é quello che mi é venuto in mente a proposito di vasi, ma alla fine di questa elencazione di pro e contro non mi sentirei in grado di consigliare ne il coccio ne quello di plastica come "vaso ideale", personalmente faccio uso di entrambi, anche se per praticità e mie tecniche colturali prevale quello in plastica, di colore nero per piante piccole o talee e di color "terra / coccio" per quelle più anziane. Ed ora lascio a volentieri a voi la parola per critiche, commenti e suggerimenti, sperando di essere riuscito a fare un poco più di chiarezza.
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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda Tom » 24/06/2012, 17:46

Mi permetto di aggiungere una caratteristica - a mio avviso abbastanza importante - a favore dei vasi di plastica: le radici non vi si attaccano e le piante si svasano immediatamente senza alcun danno mentre ciò non accade col cotto che, inevitabilmente, impone qualche strappo all'apparato radicale.
Se si intende rinvasare senza disturbare le radici evitando tempi di cicatrizzazione etc., la plastica mi pare (purtroppo) scelta obbligata.
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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda Escobar » 24/06/2012, 18:00

Ciao Tom, perfetto proprio quello che volevo, un integrazione del testo alle mie dimenticanze, si potrebbe aggiungere ADERENZA, grazie 1000 ed attendiamo altri interventi :D
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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda bruno » 24/06/2012, 18:04

Trovo che l' idea sia veramente interessante, un testo base da integrare via via con il contributo degli altri utenti del forum :)
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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda Mariangela » 25/06/2012, 15:23

Se posso permettermi, (e per quel che ne capisco io, che di cose tecniche non capisco un tubo), i vasi da bonsai non sono in coccio, ma in gres, di solito, anche quelli smaltati. Il gres ha molti vantaggi: traspira, (quello grezzo), resiste agli urti ed al gelo. Quello smaltato non è traspirante (come la plastica, del resto), ma si scalda meno della plastica. Ci sono anche vasi smaltati di argilla, vero, anch'essi non traspiranti. I punti a loro sfavore: pesano ed il costo abbastanza elevato, anche se non più come un tempo. L'estetica è, invece, l'altro punto a loro favore. Io comincio a dare una certa importanza all'estetica. Una bella pianta in un bel vaso, secondo me, fa un'altra figura. Chiaro che se si hanno molte piante, costi e pesi, diventano cose di cui tenere conto.
Posso suggerire altri materiali che qui non sono stati considerati? Il Polistirolo: leggero, termico, poco costoso. Ricordo un'articolo apparso molti anni fa su una rivista, scritto da un vivaista, che suggeriva proprio l'uso di questo materiale. Vedrò di ritrovarlo per darvi maggiori informazioni sulle sue carattteristiche. Poi, come diceva Alberto, c'è il legno. Tempo addietro, ho usato anch'io cassette di legno, verniciato con vernici per barche. Devo dire che i contenitori in legno hanno diversi vantaggi. Te le fai della misura che vuoi, hanno una discreta durata, esteticamente sono belli da vedere, non pesano troppo.

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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda giovangi » 25/06/2012, 16:37

Ciao a tutti :)

Ho preso parte a una discussione sui vasi in questo post, da cui ho scelto di riportare alcune mie considerazioni e un suggerimento di Niki:

(mia poco originale considerazione) La terracotta che è più traspirante a parer mio va bene all'esterno per le piante che si annaffiano abbastanza spesso o per quelle che non sono in pieno sole. Nel caso di un cactus che lascieremo asciutto in pieno sole diversi giorni scaldandosi porterà alla disidratazione delle radici che vi si sono attaccate, danneggiandole. (ma ... ottimo suggerimento di Niki per i vasi in terracotta) per evitare che la pianta si attacchi alle pareti basta verniciarli all'interno con la cementite bianca
(mia considerazione, un filino "speculativa") In natura, se consideriamo una zona di terreno, l'asciugarsi sarà dovuto all'evaporazione abbastanza uniformemente distribuita sulla superficie (quindi praticamente solo verso l'alto), e vedendola in questa chiave portare fuori un pezzetto di quel terreno volendo mantenere questa caratteristica viene meglio col vaso di plastica ... (e la soluzione menzionata da Mariangela, il polistirolo, che isola anche termicamente, risulterebbe ancora più "fedele")
(un'ultima considerazione, che non ha convinto molto) ... la dimensione del vaso, ...tanto più il vaso è grande (di per se e/o in relazione alla pianta) tanto minore sarà l'effetto del tipo di materiale ... sullo sviluppo della pianta. ... in un vaso grande c'è molto più terriccio "sufficientemente lontano" dalla parete che in uno piccolo

Ed ora vi presento un vaso di cui vado particolarmente fiero, se non altro per la fatica che ho fatto a praticargli 3 fori di scolo :lol:
Controindicazioni: mi piace più della pianta :shock:

ciotolina_gres.JPG
P.S.: forare il gres è "un'impresa", servono punte specifiche (che non durano neanche troppo), molta pazienza e mooolta attenzione :wink:
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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda Tom » 25/06/2012, 19:07

giovangi ha scritto: (ma ... ottimo suggerimento di Niki per i vasi in terracotta) per evitare che la pianta si attacchi alle pareti basta verniciarli all'interno con la cementite bianca

Perdonami ma mi sfugge quale sia il senso di scegliere un vaso in terracotta - la cui caratteristica primaria è quella di essere traspirante - e poi impermeabilizzarlo con la cementite rendendolo praticamente eguale ad uno di plastica (peso ed estetica a parte). :?
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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda giovangi » 25/06/2012, 20:33

Tom ha scritto:Perdonami ma mi sfugge quale sia il senso di scegliere un vaso in terracotta - la cui caratteristica primaria è quella di essere traspirante - e poi impermeabilizzarlo con la cementite rendendolo praticamente eguale ad uno di plastica (peso ed estetica a parte). :?


Ovvio, ottenere un vaso praticamente eguale ad uno di plastica, peso ed estetica a parte, lo hai detto tu stesso :lol:
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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda Tom » 25/06/2012, 20:42

No, scusa, non ci arrivo, è una battuta ironica?
Ma perchè uno dovrebbe fare una cosa come questa? Sceglie direttamente un vaso di plastica ed ha finito, spende anche un sacco meno ... :x
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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda anto73 » 25/06/2012, 20:54

quoto in tutto Tom, in quanto adesso presso i garden center attrezzati si trovano finalmente vasi di plastica di tutte le dimensioni (a partire credo dal 14 in poi e solo quelli tondi) e colori non costano molto e sono esteticamente molto belli. Io inizierò ad usarli dai prossimi rinvasi.
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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda Agatha » 25/06/2012, 21:22

grazie Roberto per tutti i dettagli del post,
personalmente sto rivedendo un po' la dimensione dei vasi, mi sono resa conto che alcune piante non asciugavano bene, infatti svasandone qualcuna il fondo era umido, in questo modo non riesco a controllare il bisogno della pianta.
Forse con il tempo riuscirò a capire quanto sviluppo ha una radice rispetto ad un'altra, per momento preferisco soffermarmi su questo dettaglio :)

Per l'estetica la penso un po' come Mariangela, se posso ottenerla anche con un bel vaso, perchè no... :D
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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda giovangi » 25/06/2012, 22:29

Non volevo fare ironia, solo che la risposta era proprio lì, la possibilità di limitare traspirazione e aderanza delle radici (se lo riteniamo vantaggioso) su un vaso in coccio che magari già abbiamo, o che abbiamo comprato perchè ci piace particolarmente dal punto di vista estetico, o che ci assicura maggiore stabilità in una certa sistemazione perchè pesa di più anche da asciutto.

Mi sembrava si stesse discutendo delle possibilità, non decidendo cosa è meglio, e poi al limite ognuno di noi può decidere cosa è meglio per se, e sono convinto che molti non stiano cercando un'unica soluzione, ma, facendo tesoro delle esperienze e delle opinioni condivise come nello spirito migliore di un forum, potranno (e potrò, spero) valutare forse in modo più approfondito la singola scelta volta per volta, senza ridurre le possibilità e anzi ampliandole.

Chiedo scusa per la lunghezza del messaggio, ma mi dispiacerebbe vedere "La scelta dei vasi" ridotto a "Questo vaso è meglio di quello" ;)

P.S.: Grazie Roberto per esserti cimentato in questa utile iniziativa e scusa se la ho appesantita più di quanto non volessi.
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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda Mariangela » 26/06/2012, 15:45

Ho ritrovato il famoso articolo. Attenzione, io ve la vendo così come l'ho letta. Non ho mai sperimentato di persona.
L'autore, Luigi Di Primio, sostiene che il polistirolo ha i vantaggi della terracotta e della plastica messi insieme ed in più è termico. Dice di aver sperimentato egli stesso la crescita di piantine dello stesso semenzale nei tre tipi di materiale ed il polistirolo ha sempre avuto la meglio sugli altri due.
A proposito dei "difetti" della terrocotta, egli aggiunge, che dovendo bagnare frequentemente, si provocano continui sbalzi di temperatura del pane di terra e, di conseguenza delle radici. La plastica, per contro, può causare l'asfissia delle radici medesime.
Chiaro è che il polistirolo spesso ha dimensioni maggiori dei vasi che di solito usiamo. Diciamo che corrisponde di più ad una cassetta, che non ad un vaso. E sono, forse, le sue dimensioni a favorire una maggiore crescita.

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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda giovangi » 26/06/2012, 17:11

A proposito di polistirolo, ho recentemente visto da Stefano-pepone alcune piccole piante sistemate nei bicchierini da caffè in polistirolo, mi ha detto di aver ricevuto una pianta da un'altro membro del forum in quel tipo di contenitore e di aver adottato lui stesso quella soluzione (in quanto ritenuta vantaggiosa) per altre piante. Ovviamente vanno praticati dei fori di scolo ma qui è facile, e il colore bianco (che in questo non ha trasparenza) è un ulteriore vantaggio nell'evitare il surriscaldamento. Mi è sembrata subito un'ottima soluzione per "l'allevamento" di una piccola pianta, e mi sono ripromesso di adottarla, sostituendo i classici vasetti da 5,5 e i bicchierini da caffè tradizionali che ho usato finora.

Per la durata sembra siano più longevi di quanto avrei creduto, per la stabilità si può valutare e se è il caso organizzarsi incastrandoli in qualche modo, il prezzo è contenuto e la reperibilità ... non saprei altrove, ma vicino casa mia li vendono :)
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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda Tom » 26/06/2012, 17:29

Scusatemi, sarò ancòra io che non ci arrivo...
Il polistirolo è assolutamente non traspirante e se la plastica può causare asfissia delle radici non vedo perchè lo stesso rischio non lo dia il polistirolo.
Io non conosco il Sig. Luigi Di Primio ma se dice che il polistirolo fonde i vantaggi della plastica con quelli della terracotta a mio avviso .... (omissis).....
Mi sa che anche qui cominciamo a farci del male..... :(
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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda Mariangela » 26/06/2012, 17:37

Tom, per quel che ho potuto accertare, cercando le caratteristiche del materiale, sembra abbia ragione lui; il polistirolo è davvero traspirante. Non ci credevo nemmeno io. Fa passare aria e acqua. Anche se l'acqua non esce così rapidamente, se non ci sono i fori di scolo.
Mi è tornato in mente che, anni addietro, i vivaisti seminavano in cassette di polistirolo. Oggi sono rimasti in pochi a seminare. La maggior dei vivaisti parte compra e rivende! :cry:

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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda Tom » 26/06/2012, 18:49

No, Mariangela, non credo che le cose stiano come le vedi tu.
Ho trovato un sito dove si legge "Il polistirene è traspirante, permeabile al vapore acqueo, ma impermeabile all'acqua" ma non ho idea quanto attendibile sia nè viene fornita un'indicazione quantitativa.
Mi risulta molto difficile pensare che possa essere significativa la quantità di vapore acqueo che si formi all'interfaccia contenitore/substrato che poi possa traspirare all'esterno.
In ogni caso la differenza con la terracotta è certamente abissale (la butto lì a naso ma saranno almeno migliaia di volte se non milioni) perchè la terracotta assorbe l'acqua per capillarità e diventa umida anche all'esterno dove avviene poi l'evaporazione, questo non può assolutamente farlo il polistirolo che non assorbe acqua.
Che i vivaisti lo usassero può aver mille ragioni (leggerezza, economicità, isolamento termico) ma escludo assolutamente che c'entrasse la traspirazione.
Se poi esistono materiali speciali (mi invento un polistirolo microforato :lol: ) creati apposta allo scopo, allora tutto è possibile ma non sarebbe il comune polistirolo ed andrebbe detto.
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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda giovangi » 26/06/2012, 20:51

Sono anch'io portato a pensare il polistirolo come impermeabile, ma forse la permeabilità al vapore acqueo (che apprendo) può essere utile contro la formazione di muffe, e in effetti si può considerare una forma di traspirazione, ma non me ne curerei troppo.

Il giusto drenaggio garantito da un buon substrato e fori di scolo efficaci dovrebbe essere sufficiente a scongiurare il pericolo di asfissia, altrimenti di cosa si è parlato finora su questo forum? ;)
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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda Escobar » 27/06/2012, 17:00

Ciao a tutti, contento di tutti questi interventi e grato per l' interessate dialogo intavolato aggiungo che ho provato con le cassette in polistirolo ma almeno qui da me hanno durata molto limitata e poi con la pioggia ed il sole iniziano disgregandosi a coprirmi le piante con un sottilissimo strato bianco, vero anche che non tutti i tipi di polistirolo sono uguali :D
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Re: La scelta dei vasi

Messaggioda Agatha » 27/06/2012, 18:31

va bene, come prima cosa ci sta il bene delle piante, non c'è dubbio su questo,
ma insomma anche l'occhio vuole la sua parte, ma che stiamo dal pescivendolo? :x
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