marcogiani ha scritto:grazie per gli apprezzamenti, Giovanni, Nicola, Milena e Agatha, sono lusingato dal rimprovero di Mariangela che conoscendomi sa anche della mia poca costanza e lentezza di pensiero, e della mia difficoltà a trovare momenti di concentrazione convivendo in un piccolo spazio con ben tre donne…
ci ho messo forse vent’anni ad elaborare e sperimentare queste cose, un po’ perché inizialmente condizionato da miti e tabù, e un po’ per la difficoltà a reperire le informazioni climatiche associate alle località, anche queste avvolte da misteri. ora questi dati sono più o meno facilmente disponibili, e sono lì per essere utilizzati, anzi dobbiamo utilizzarli. perché non associare agli articoli della nostra bella rivista che trattano di piante in habitat, un piccolo riquadro contenente una semplice tabella, che metta a disposizione dati liberamente interpretabili ma preziosi per chi si voglia cimentare nella coltivazione? innanzitutto uno capisce subito se è in grado di avere condizioni adatte, ovviamente con una certa elasticità, poi si può far tesoro delle informazioni, per decidere come posizionare le piante e con l’innaffiatoio in mano se dare acqua o no.
ciao, Marco
nicor11 ha scritto:Secondo me queste tabelle potrebbero essere inserite, ovviamente con tutte le debite avvertenze sul loro utilizzo, alla fine degli articoli della rivista in modo che uno si renda conto di come vivono in natura le nostre piantine. Secondo me invece lo studio di quando e come piove in natura potrebbe essere utile sopratutto se una specie presenta dei problemi di sopravvivenza a essere coltivata nella maniera standard, in modo tale che uno possa capire in quale combinazione di temperature è più opportuno annaffiare le piante e quando invece sembrerebbe risultare inutile se non dannoso.
marcogiani ha scritto: penso che non sia possibile dare indicazioni di coltivazione [...] sia per le diversissime condizioni che possiamo avere anche solo in Italia, sia perché spesso ci sono opinioni personali, discutibili e anche divergenti, per cui è meglio lasciare l’interpretazione alla sensibilità del coltivatore.
marcogiani ha scritto:....sono solo numeri, che però ci dicono qualcosa di oggettivo, sono da leggere e non da ridicolizzare.
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