Esperimento Cilene

Discussione su rinvasi, terricci, innaffiature etc...

Re: Esperimento Cilene

Messaggioda marcogiani » 07/09/2013, 22:03

ciao reef, scusa ho letto solo ora la tua domanda, che date le evoluzioni meteo di questo periodo necessita di una risposta urgente.
secondo la mia esperienza, maturata nel clima in cui vivo, è molto pericoloso bagnare le Copiapoa durante il periodo estivo, sia con innaffiature che con nebulizzazioni, dato che in passato ho avuto numerosissimi decessi a causa di bagnature effettuate, pensando di fare del bene, cercando di alleviare con l'acqua la sofferenza data dalla calura estiva, anche agendo nelle ore serali.
non si tratta di scottature solari (il famoso 'bacio di Elio'), queste danneggiano l'epidermide delle piante ma non le fanno morire a meno che siano piccole, e in questo caso l'epidermide si secca ma il tessuto sottostante è sano, e con la crescita la parte scottata è destinata a nascondersi nella base lignificata della pianta.
ho cercato di capire la causa di questi decessi, inizialmente l'ho imputata a funghi, poi ho pensato a qualche forma di batteriosi, ma lo sviluppo del marciume secondo me avveniva troppo velocemente (entro pochi giorni dalla innaffiatura, massimo una settimana) per pensare ad una origine biologica del marciume.
ho chiamato questa vera sciagura la 'malattia della goccia di tè', perché la prima manifestazione del danno è una goccia di liquido del colore del tè, che viene trasudata all'apice delle piante, o tra le coste, o a volte alla base delle piante. questa goccia ha la caratteristica di resistere alla evaporazione e persiste sulla pianta per alcuni giorni, lasciando macchiata l'epidermide. una volta notata la presenza della goccia, si nota che la pianta assume in pochi giorni un colore marroncino, le areole si distaccano completamente al minimo urto e la pianta diventa molle, completamente bollita.
attualmente sono del parere che si tratti di una malattia di origine fisica, ed il termine più appropriato ritengo che sia la 'bollitura' delle radici, cioè i tessuti delle radici muoiono quando il vaso è bagnato e sottoposto al calore, e questo avviene più facilmente nelle giornate afose, ma anche quelle ventilate col sole intenso che scalda i vasi.
ho osservato che questo non accade mai nel caso di piante innestate, il che mi ha convinto dell'origine radicale della malattia.
e non accade nemmeno se le piante vengono portate in posizione fresca e ombreggiata, lasciati raffreddare i vasi, innaffiate e lasciate all'ombra fino a che il substrato è completamente asciutto. questo metodo lo uso senza danni, in caso di piante eccessivamente sofferenti per la disidratazione.
una soluzione sarebbe quella di aumentare l'ombreggiatura, ma stimolando la crescita con innaffiature le piante prendono una forma allungata che poi è difficile da recuperare.
come ho già scritto, ritengo che le Copiapoa possano ricevere acqua quando le temperature minime e massime scendono in contemporanea sotto i 15°C minima e 25°C massima, e che ciò avvenga per alcuni giorni, necessari per fare asciugare i vasi, il che avviene sicuramente (da me) all'inizio dell'autunno. può anche capitare prima, per brevi periodi, come avevo scritto a fine agosto, ed in quel caso si può approfittare per idratare le piante che lo necessitino, sempreché ripeto ci sia il tempo per asciugare i vasi prima di un successivo innalzamento delle temperature.
questa credo che sia la causa dei tuoi decessi di fine luglio, ed in sostanza ti sconsiglio di nebulizzare con il caldo afoso di questi giorni.

ciao,
Marco
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Re: Esperimento Cilene

Messaggioda reef » 08/09/2013, 7:08

grazie marco....esaustivo come sempre
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Re: Esperimento Cilene

Messaggioda diego10 » 10/03/2014, 15:53

marcogiani ha scritto:ho cercato di capire la causa di questi decessi, inizialmente l'ho imputata a funghi, poi ho pensato a qualche forma di batteriosi, ma lo sviluppo del marciume secondo me avveniva troppo velocemente (entro pochi giorni dalla innaffiatura, massimo una settimana) per pensare ad una origine biologica del marciume.
ho chiamato questa vera sciagura la 'malattia della goccia di tè', perché la prima manifestazione del danno è una goccia di liquido del colore del tè, che viene trasudata all'apice delle piante, o tra le coste, o a volte alla base delle piante. questa goccia ha la caratteristica di resistere alla evaporazione e persiste sulla pianta per alcuni giorni, lasciando macchiata l'epidermide. una volta notata la presenza della goccia, si nota che la pianta assume in pochi giorni un colore marroncino, le areole si distaccano completamente al minimo urto e la pianta diventa molle, completamente bollita.
attualmente sono del parere che si tratti di una malattia di origine fisica, ed il termine più appropriato ritengo che sia la 'bollitura' delle radici, cioè i tessuti delle radici muoiono quando il vaso è bagnato e sottoposto al calore, e questo avviene più facilmente nelle giornate afose, ma anche quelle ventilate col sole intenso che scalda i vasi.
ho osservato che questo non accade mai nel caso di piante innestate, il che mi ha convinto dell'origine radicale della malattia.

Riporto in alto nella sezione questo topic, che mi era sfuggito, per chiarire dei dubbi sulla patologia segnalata da Marco Giani e visibile in questo topic.
Si tratta di una batteriosi parenchimatica che si sviluppa in condizioni di temperature calde ed elevata umidità. La goccia di tè non è altro che il liquido originato dalla distruzione dei tessuti sottostanti l'epidermide ed è caratteristica delle patologie batteriche dei tessuti parenchimatici. Il decorso della patologia dipende dalle condizioni ambientali e, quindi, è più veloce quando ci sono le condizioni ottimali per il suo sviluppo. Dall'analisi di Marco, le irrigazioni "fuori periodo di crescita" sono deleterie a causa del riposo vegetativo.
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Re: Esperimento Cilene

Messaggioda giovangi » 10/03/2014, 17:12

Ho annaffiato proprio ieri sera tutte le mie (non molte) Copiapoa ed Eriosyce tenute al riparo dalla pioggia, le Copiapoa le avevo annaffiate l'ultima volta il 21 dicembre (le Eriosyce molto prima), le dita incrociate per me sono sempre d'obbligo :)

@Diego: nel topic che ci hai segnalato c'è qualcosa che ti ripromettevi ... beh, noi siamo qui, desiderosi di vedere un po' delle tue piante ;)
Giovanni.
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Re: Esperimento Cilene

Messaggioda marcogiani » 10/03/2014, 22:05

grazie Diego, la tua spiegazione rende perfettamente quello che accade, e cercando in rete ho trovato analogie con la 'cancrena umida del tabacco'.
credo allora che non esistano prodotti che possano impedire questa malattia, riconducibile alle sole condizioni fisiche di temperatura e umidità, che probabilmente in combinazione annullano le difese della pianta da batteri che comunque sono sempre presenti.
non direi però che si debbano evitare irrigazioni fuori periodo di crescita, perchè nel caso specifico delle Copiapoa, nei periodi estivi crescono sì e fioriscono, utilizzando l'acqua immagazzinata nei tessuti durante il periodo di idratazione e non crescita che corrisponde alla stagione fresca.
ho provato a chiedere ad alcuni coltivatori e il problema è stato purtroppo riscontrato da diversi amici in Italia, ma pare che sia sconosciuto nel nord Europa, dove il sole non è cocente ed i vasi non si surriscaldano. una soluzione è quella di ombreggiare molto, ma va a scapito della bellezza delle piante.
Diego, visto che il problema non si presenta nelle piante innestate, sei d'accordo che questa batteriosi possa avere origine nell'apparato radicale?
Giovanni, le piante che hai bagnato sicuramente ti dimostreranno subito la loro felicità! meglio non aspettare che i vasi scottino.
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Re: Esperimento Cilene

Messaggioda cmr » 11/03/2014, 9:58

Non coltivo le copiapoa e le altre cilene in vaso. Ho una aiuola a terra, riempita interamente di lapillo che diversi soci romani conoscono. la posizione è a mezz'ombra e se cercate qualche mio vecchio post con immagini, potrete vedere quanto affermo. Detto questo, sospendo le annaffiature da metà giugno a tutto agosto dopo che anni fa, essendomi intenerito nel periodo estivo dalla calura alla vista del raggrinzimento delle piante, verso fine luglio avevo dato acqua (poca, vi assicuro). Tre, ripeto tre, giorni dopo un cespo di C. hypogaea e due C. humilis si sono letteralmente liquefatte!
Quindi non credo che il fenomeno dipenda dalla temperatura del contenitore o sviluppo/presenza di patogeni, quanto da una fisiologia propria (e per ora sconosciuta) e da equilibri interni di queste piante, evidentemente molto suscettibili nei confronti dei rapporti tra temperatura/acqua/umidità/substrato.
Di contro, non essendo la mia una struttura chiusa, le piante si bagnano, a volte anche abbondantemente, nel periodo invernale e, come piu volte sottolineato, senza particolari problemi, anzi, sembrano gradire.
Carlo.
"Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele venire." A. M.
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Re: Esperimento Cilene

Messaggioda diego10 » 11/03/2014, 14:19

Ho segnalato questo topic e quest'altro come importanti, perchè sono discussioni che ci aiutano a comprendere che le piante si adattano a quasi tutto, ma che spesso c'è bisogno di studiare attentamente la loro fisiologia specifica per coltivarle in modo ottimale per darci soddisfazioni ed evitare che muoiano.
Le esperienze raccontate in questo post e quelle mie dimostrano che queste piante non vanno adacquate quando sono in riposo vegetativo, che dipende dalle temperature massime e minime segnalate da Marco, e che con massime elevate non apportiamo loro alcun beneficio anzi "aiutiamo" i patogeni a farle morire.
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Re: Esperimento Cilene

Messaggioda diego10 » 23/01/2016, 13:31

Sono ancora in vegetazione, come si può evincere dalle foto scattate oggi, anche se l'ultima irrigazione risale al mese di settembre. L'adacquamento di un paio di settimane fa, complice delle strana situazione climatica siciliana, è stato un notevole supporto alla loro crescita ed è la conferma di quanto scritto nei post di questo topic.
Ciao
Copiapoa calderana.jpg
Copiapoa cinerea (2).jpg
Copiapoa cinerea albispina.jpg
Copiapoa Cinerea.jpg
Copiapoa dealbata.jpg
Copiapoa gigantea.jpg
Copiapoa humilis.jpg
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Re: Esperimento Cilene

Messaggioda gionny33 » 08/04/2017, 17:58

le mie copiapoa cineree le ho bagnate questo inverno una volta al mese inumidendo un pò la superficie , sembrano aver gradito ora da fine marzo sto bagnando sempre piu , fino a oggi che ho dato acqua facendo uscire fuori dal vaso , bagnerò fino a metà giugno all'incirca e ovviamente secondo il bisogno, e riprenderò a settembre con un pò di concime Speriamo bene :)
Allegati
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cinerea numero 1 (tartal cile)
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numero 1
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numero 2 (cerro perales)
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numero 2
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numero 3 Forma transitiva con columna-alba
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numero 3
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baby cinerea
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Re: Esperimento Cilene

Messaggioda rony albert » 01/05/2017, 12:12

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