ciao reef, scusa ho letto solo ora la tua domanda, che date le evoluzioni meteo di questo periodo necessita di una risposta urgente.
secondo la mia esperienza, maturata nel clima in cui vivo, è molto pericoloso bagnare le Copiapoa durante il periodo estivo, sia con innaffiature che con nebulizzazioni, dato che in passato ho avuto numerosissimi decessi a causa di bagnature effettuate, pensando di fare del bene, cercando di alleviare con l'acqua la sofferenza data dalla calura estiva, anche agendo nelle ore serali.
non si tratta di scottature solari (il famoso 'bacio di Elio'), queste danneggiano l'epidermide delle piante ma non le fanno morire a meno che siano piccole, e in questo caso l'epidermide si secca ma il tessuto sottostante è sano, e con la crescita la parte scottata è destinata a nascondersi nella base lignificata della pianta.
ho cercato di capire la causa di questi decessi, inizialmente l'ho imputata a funghi, poi ho pensato a qualche forma di batteriosi, ma lo sviluppo del marciume secondo me avveniva troppo velocemente (entro pochi giorni dalla innaffiatura, massimo una settimana) per pensare ad una origine biologica del marciume.
ho chiamato questa vera sciagura la 'malattia della goccia di tè', perché la prima manifestazione del danno è una goccia di liquido del colore del tè, che viene trasudata all'apice delle piante, o tra le coste, o a volte alla base delle piante. questa goccia ha la caratteristica di resistere alla evaporazione e persiste sulla pianta per alcuni giorni, lasciando macchiata l'epidermide. una volta notata la presenza della goccia, si nota che la pianta assume in pochi giorni un colore marroncino, le areole si distaccano completamente al minimo urto e la pianta diventa molle, completamente bollita.
attualmente sono del parere che si tratti di una malattia di origine fisica, ed il termine più appropriato ritengo che sia la 'bollitura' delle radici, cioè i tessuti delle radici muoiono quando il vaso è bagnato e sottoposto al calore, e questo avviene più facilmente nelle giornate afose, ma anche quelle ventilate col sole intenso che scalda i vasi.
ho osservato che questo non accade mai nel caso di piante innestate, il che mi ha convinto dell'origine radicale della malattia.
e non accade nemmeno se le piante vengono portate in posizione fresca e ombreggiata, lasciati raffreddare i vasi, innaffiate e lasciate all'ombra fino a che il substrato è completamente asciutto. questo metodo lo uso senza danni, in caso di piante eccessivamente sofferenti per la disidratazione.
una soluzione sarebbe quella di aumentare l'ombreggiatura, ma stimolando la crescita con innaffiature le piante prendono una forma allungata che poi è difficile da recuperare.
come ho già scritto, ritengo che le Copiapoa possano ricevere acqua quando le temperature minime e massime scendono in contemporanea sotto i 15°C minima e 25°C massima, e che ciò avvenga per alcuni giorni, necessari per fare asciugare i vasi, il che avviene sicuramente (da me) all'inizio dell'autunno. può anche capitare prima, per brevi periodi, come avevo scritto a fine agosto, ed in quel caso si può approfittare per idratare le piante che lo necessitino, sempreché ripeto ci sia il tempo per asciugare i vasi prima di un successivo innalzamento delle temperature.
questa credo che sia la causa dei tuoi decessi di fine luglio, ed in sostanza ti sconsiglio di nebulizzare con il caldo afoso di questi giorni.
ciao,
Marco