Le piante col passare degli anni crescono (o vorrebbero farlo) e anche per me quest'anno è stato un inverno di prova. Durante l'estate ho travasato in vasi di mediamente grosse dimensioni alcune piante che avevo sempre tenuto all'asciutto in inverno. Con il crescere delle dimensioni dei vasi gli ho dovuto dare un'altra posizione, purtroppo molto meno soleggiata (esposizione ad Est) a ridosso della casa, e esposte alla pioggia a seconda di come cade. Naturalmente ho cannato in pieno l'inverno in cui fare questo esperimento, dato che da prima di Natale ad ora ci saranno stati solo 5 o 6 giorni soleggiati e pochi di più in cui non ha piovuto, con piogge che naturalmente mi hanno inzuppato i vasi. Tra queste piante ci sono Carnegia, Echinopsis, Echinocactus, Trichocereus, Oreocereus, Stetsonia, Notocactus, Ferocactus, Echinocereus, una stupenda Mammillaria melanocentra di dimensioni/età più che ragguardevoli, un po' di colonnari non meglio identificate e forse anche qualcos'altro che ora dimentico. In un'altra posizione, sicuramente più soleggiata, ma anche molto più esposta, ho lasciato alle intemperie diverse Opuntiae, ma sono certa, dato che altre dello stesso genere è da anni che sono esposte alla pioggia, che non patiranno troppo e, anzi, dirò di più che, almeno per ora, non le ho mai viste così belle (mentre scrivo, però, stò incrociando le dita....
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Detto questo per spiegare che sono in sintonia con te, Giovanni quanto ad esperimenti, preciso anche che da sempre tengo una serie di piante colonnari (tra cui un Peniocereus serpentinus che cresce in maniera disordinata ed esponenziale e che mi fiorisce abbondantemente ogni anno e, un paio di Neobuxbaumia e altre non tutte identificate) esposte alla pioggia e anche queste in un angolo che in inverno riceve pochissimo sole.
Io credo che, fermo restando che molto probabilmente l'ideale sarebbe quello di tenerle all'asciutto nei mesi freddi e non per il freddo, ma per l'umido, ci siano molte piante che comunque si adattano e riescono a vivere benissimo anche nelle peggiori condizioni. Spero che le tue, Giovanni, siano tutte di quest'ultimo genere, cioè di quello che riesce ad adattarsi, come spero altrettanto anche per le mie cavie. Arriverà la primavera e scioglierà i nostri dubbi, ma intanto oggi mentre me le guardavo (c'era il sole) speravo, invano, che si levasse il vento che era stato annunciato per asciugarle un po', così, tanto per scongiurare il peggio
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In bocca al lupo! Tra l'altro ho visto cose notevoli tra le tue!
Katya