Cactus sul davanzale del mio balcone

Spazio per discutere e mostrare le foto delle nostre piante

Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda giovangi » 24/01/2014, 11:27

Esposizione: Sud/Sud-Ovest
Copertura: tettoia sporgente poco più del davanzale, un paio di metri più in alto e senza grondaia
Luogo: zona centrale di Roma, ultimo piano di un palazzo più alto di quelli davanti

L'anno scorso ho sperimentato la permanenza di pochi cactus sul davanzale esterno del balcone, scelti in base all'idea che fossero piante resistenti e invasati in substrato drenante, e se la sono cavata egregiamente. Allora quest'anno ho voluto osare un po' di più, tengo le dita incrociate :roll:

Un paio di foto di stamattina (non c'era molta luce, e ho fatto le foto dalla finestra perchè stava piovendo ancora un po').

cactus-davanzale.JPG
C_haseltoniana.JPG

Credo siano tanti i motivi per cui si può provare a fare questi esperimenti, uno per me è stato il fatto che non ho la possibilità di tenere al riparo le piante un po' più grandicelle, ma poi è subentrato qualcos'altro, i Ferocactus che hanno trascorso l'inverno passato lì si erano fatti più belli, niente fuliggine, niente parassiti, la cosa mi ha fatto riflettere sulla troppa protezione, pro e contro, e cosa mi piace di più, una pianta che ha la possibilità (ovviamente non tutte la hanno) di adattarsi alle condizioni del luogo in cui vive, e magari di crescere con un aspetto un po' diverso (ma diverso sia da quella in habitat che da quella in coltivazione "protetta") ... insomma io ci provo :)
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda Tom » 24/01/2014, 12:35

Vorrei esser certo di aver capito bene, la tettoia è più sporgente del davanzale ma, quando piove, le piante - come sembrerebbe dalle foto - si bagnano egualmente, giusto?
Per quanto drenante possa essere il substrato, con le temperature invernali e le piogge frequenti, dovrei pensare che stiano più o meno perennemente in umido ed allora c'è qualcosa che non mi torna :-?
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda giovangi » 24/01/2014, 13:34

Ciao Tom, piacere di risentirti :)

La tettoia è come se fosse il balcone di sopra, è quasi in linea col davanzale, giusto più sporgente di qualche centimetro. Dunque le piante si bagnano o meno a seconda del vento, può capitare a volte che piova senza che si bagnino come può capitare che un vaso si becchi tutta l'acqua che sgocciola dalla tettoia sopra che è profonda circa 80 cm e non ha grondaia. Per il resto c'è una buona ventilazione, e la capacità di adattamento delle piante.
Ma effettivamente su quando e per quanto tempo il substrato si asciughi ... non saprei proprio.

In ogni caso ho visto parecchi cactus sotto la pioggia in cortili poco assolati e poco ventilati (e sicuramente in terriccio comune) anche nella mia città, e direi che a questi "gli va di lusso", confido che sappiano apprezzarlo. Di mio, visto che di acqua ora se ne prendono, cercherò di stare attento che abbiano un bel periodo di asciutto prima di irrigare nella bella stagione.
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda Rachele » 24/01/2014, 16:41

Non è detto .
Conosco tante vecchie ( é il mio modo amorevole di chiamare le simpatiche anzianotte a cui vado a fare le iniezioni o a provare la pressione ) , che coltivano senza le precauzioni stagionali .
Ho visto aloe saponaria e aristata , haworthia , echinopsis , trichocereus e perfino vecchi ferocactus in terricci di dubbia composizione e che pigliano la pioggia .
Non marciscono .
Le echinopsis e i trico d' estate mozzano il fiato .
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda giovangi » 24/01/2014, 17:36

Grazie per l'incoraggiamento Rachele (lo era vero?) :)

Da quanto ho capito la fase particolarmente critica (apparte ovviamente il rischio che certe piante non sopportino una eventuale gelata in condizioni di umido) è la primavera, perchè ovviamente non si può sperare che l'apparato radicale superi l'inverno completamente indenne, e allora quando le temperature risalgono il substrato bagnato (dalla pioggia) potrebbe favorire l'insorgenza di funghi dai quali la pianta potrebbe avere difficoltà a difendersi, per questo motivo ce ne vorrà molto prima che sia pure io a bagnare.
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda Tom » 24/01/2014, 21:06

Confesso sinceramente di capirci sempre meno.... Anche se non è la prima volta che si parla di questo argomento (fai un "cerca" di "facciamoci del male" e troverai di tutto e di più) ripeterò cose già dette, scusatemi.
Quando ho cominciato ad interessarmi di "grasse" ho letto un po' dappertutto di "asciutta invernale", la regola generale che mi sembrava universalmente accettata era: bagnare ogni 7-15 giorni da Marzo/Aprle sino a Settembre/Ottobre, diminuire in Luglio/Agosto, sospendere ogni irrigazione nei restanti mesi freddi perchè le piante vanno a riposo, non assorbono più acqua ed in substrato umido le radici marciscono.
Apprendevo anche che ci sono eccezioni per specie che gradiscono una moderata irrigazione mensile anche d'inverno, per quelle a crescita invernale, etc...
Un discorso a parte andrebbe fatto per le piante in piena terra ma limitiamoci a quelle in vaso.
Ho speso non pochi quattrini e fatto un immenso lavoro per dotare il mio terrazzo di tettoie in policarbonato che lasciano passare la luce ma proteggono assolutamente dalla pioggia.
Ogni anno - in autunno avanzato quando iniziano le piogge - sposto al coperto centinaia di vasetti che in primavera-estate stanno a cielo aperto per beneficiare dei raggi solari diretti.
A proposito delle "vecchie" di cui fa cenno Rachele, ho anche citato l'Orbea variegata che mia madre teneva sempre all'aperto e stava meglio delle mie Ascle rigidamente protette....
Finirò col credere che un amabile forumista che una volta scrisse che per capire le cose io ci mettevo trent'anni, avesse ragione..... :lol:
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda KatyaB » 24/01/2014, 22:44

Le piante col passare degli anni crescono (o vorrebbero farlo) e anche per me quest'anno è stato un inverno di prova. Durante l'estate ho travasato in vasi di mediamente grosse dimensioni alcune piante che avevo sempre tenuto all'asciutto in inverno. Con il crescere delle dimensioni dei vasi gli ho dovuto dare un'altra posizione, purtroppo molto meno soleggiata (esposizione ad Est) a ridosso della casa, e esposte alla pioggia a seconda di come cade. Naturalmente ho cannato in pieno l'inverno in cui fare questo esperimento, dato che da prima di Natale ad ora ci saranno stati solo 5 o 6 giorni soleggiati e pochi di più in cui non ha piovuto, con piogge che naturalmente mi hanno inzuppato i vasi. Tra queste piante ci sono Carnegia, Echinopsis, Echinocactus, Trichocereus, Oreocereus, Stetsonia, Notocactus, Ferocactus, Echinocereus, una stupenda Mammillaria melanocentra di dimensioni/età più che ragguardevoli, un po' di colonnari non meglio identificate e forse anche qualcos'altro che ora dimentico. In un'altra posizione, sicuramente più soleggiata, ma anche molto più esposta, ho lasciato alle intemperie diverse Opuntiae, ma sono certa, dato che altre dello stesso genere è da anni che sono esposte alla pioggia, che non patiranno troppo e, anzi, dirò di più che, almeno per ora, non le ho mai viste così belle (mentre scrivo, però, stò incrociando le dita.... :wink: :wink: :wink: ).
Detto questo per spiegare che sono in sintonia con te, Giovanni quanto ad esperimenti, preciso anche che da sempre tengo una serie di piante colonnari (tra cui un Peniocereus serpentinus che cresce in maniera disordinata ed esponenziale e che mi fiorisce abbondantemente ogni anno e, un paio di Neobuxbaumia e altre non tutte identificate) esposte alla pioggia e anche queste in un angolo che in inverno riceve pochissimo sole.
Io credo che, fermo restando che molto probabilmente l'ideale sarebbe quello di tenerle all'asciutto nei mesi freddi e non per il freddo, ma per l'umido, ci siano molte piante che comunque si adattano e riescono a vivere benissimo anche nelle peggiori condizioni. Spero che le tue, Giovanni, siano tutte di quest'ultimo genere, cioè di quello che riesce ad adattarsi, come spero altrettanto anche per le mie cavie. Arriverà la primavera e scioglierà i nostri dubbi, ma intanto oggi mentre me le guardavo (c'era il sole) speravo, invano, che si levasse il vento che era stato annunciato per asciugarle un po', così, tanto per scongiurare il peggio :wink: .
In bocca al lupo! Tra l'altro ho visto cose notevoli tra le tue!
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda giovangi » 25/01/2014, 9:40

Grazie Katya, in bocca al lupo anche per le tue piante :)

Tom, quasi non ricordavo più quanto fosse controverso questo argomento.

Sabato scorso ho fatto una visita al vivaio di Gaetano Palisano, e lì ho incontrato anche Roberto, un socio con una grande esperienza e tantissima passione che mi auguro si decida anche a scrivere sul forum ( Roberto, se leggi ... qui ti aspettiamo a braccia aperte ;) ), con lui ci siamo soffermati a guardare quante piante "insospettabili" Gaetano tiene alle intemperie, e al suo vivaio ci sono minime diversi gradi più basse che da me.

Per le piante che ho lasciato "esposte" io, ovviamente quella che considero il maggior rischio è la Copiapoa haseltoniana, rischio che però ho scelto di prendermi nel momento stesso in cui l'ho acquistata, e ora ... non posso che tenere le dita incrociate.
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda Rachele » 26/01/2014, 14:32

Ciao Gio , certo che era un incoraggiamento il mio !
Il fatto é che dobbiamo mantenere viva questa nostra passione con i mezzi che abbiamo e cercare di farcela anche con 1000 fattori che ci remano contro .
Io quest'inverno devo fare i conti con un tetto della serra che non tiene più e con il tempo e le capacità che non ho di rimediare al problema .
Le mie piante si devono adattare . Ogni tanto si bagnano e ogni tanto la stufa fa cilecca ( pure lei ! ).
:wink:
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda giovangi » 27/02/2014, 16:49

Sul davanzale tra gli altri c'è il Ferocactus glaucescens inermis, mi piace guardare la lanuggine un po' consumata dal vento e dalla pioggia, e mi piace ancora di più che si stia preparando a fiorire :D

Ferocactus glaucescens inermis.JPG
Ferocactus glaucescens inermis
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda diego10 » 27/02/2014, 19:51

Ciao Giovanni,
io tengo fuori buona parte delle mie piante, tra cui anche specie molto delicate (Ariocarpus, Copiapoa, ecc.) e crescono più velocemente degli esemplari della stessa specie tenute in serra.
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda giovangi » 28/02/2014, 15:24

Diego, prima o poi dovrò cercare di approfondire un po' la tua conoscenza :)
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda Rachele » 28/02/2014, 17:03

Mah , sarà una mia assurda convinzione , ma secondo me in serra le piante non solo crescono meno , ma anche peggio . Io le piante che ho fisse nelle fioriere interne le lascio lì x forza , ma tutto quello che ho in vaso lo tengo fuori dalla serra più che posso . Quest' inverno , così come x il resto dell'anno , ho lasciato fuori gli ariocarpus ed una ciotola di turbinicarpus . E che belli che sono !!!!
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda Mariangela » 28/02/2014, 17:33

Non posso dirvi nulla dei cactus. I miei pochi cactus sono fuori, ma sono riparati dall'acqua. Le temperature non sono state affatto invernali, quest'inverno. Sul mio balcone il termetro è raramente sceso sotto i +10 gradi. Vi voglio dire però dei semprevivi. Ora sapete tutti che sono piante che tollerano benissimo il freddo. Il freddo, però, mica di stare constantemente a mollo. :( Orbene, qui da me piove da ottobre, forse, con brevissimi intervalli, talmente brevi che se mi domandaste quando c'è stato il sole, non vi saprei rispondere. I miei semprevivi stanno in una aiuola, che ha un ottimo drenaggio, ma non è in pendenza. Sono a mollo giusto da ottobre, la terra non si è mai asciugata.
La cosa incredibile è che stanno bene, benissimo. :P Non un cadaveruccio. In compenso qualche erbaccia. Se d'estate sbaglio a bagnare partono i marciumi a tutto spiano.
Questo mi conferma, quello che ho sempre pensato, la pioggia fa molto meno male delle nostre annaffiature, anche quando cade al momento sbagliato. :wink:

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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda Rachele » 28/02/2014, 17:48

È vero la pioggia non è dannosa come l' acqua delle nostre annaffiature .
Da me le minime sono state sui 1-2 gradi . Ci sono stati solo una quindicina di notti con gelate a novembre- dicembre .
In ogni caso se le temperature fossero state più basse avrei coperto gli ario e i turbini con un po'di TNT .
Un po' di pioggia , di rimbalzo , l' anno presa ed è questo il bello dell' esperimento .
In serra , causa tetto sfondo :oops: , molte piante si sono bagnate : quali :mrgreen: ?
Incredibilmente copiapoa , turbinicarpus e strombocactus disciformis !!!! Ma anche gymnocalycium e astrophytum .
Si vede , al contario di quelle che sono rimaste asciutte , sono gonfie e turgide come bomboloni spinosi :lol: , ma in salute .
È morto solo , x marciume , il vecchio turbini lophophoroides che dopo un trauma era diventato superpollonoso e quindi forse un po' mostruoso e più delicato rispetto ad una pianta normale .
Vedremo se avrò ulteriori decessi da qui alla primavera .... :wink:
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda Agatha » 28/02/2014, 19:21

diego10 ha scritto:Ciao Giovanni,
io tengo fuori buona parte delle mie piante, tra cui anche specie molto delicate (Ariocarpus, Copiapoa, ecc.) e crescono più velocemente degli esemplari della stessa specie tenute in serra.


ora sconvolgerai qualche appassionato/a che le tiene chiuse a chiave :lol:
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda KatyaB » 28/02/2014, 22:40

Aggiungo anche le mie considerazioni, anche se avete già detto tutto benissino voi: l'acqua piovana in qualunque stagione dell'anno non fa, in linea di massima, danno alle piante e questo anomalo inverno me lo conferma assolutamente. Io tengo tutte le mie piante all'aperto, purtroppo non ho serre che le riparino (lo dico sempre, non dal freddo che da me è molto relativo, ma dall'umido), al massimo, e solo per alcune fortunate, un telo di nylon appoggiato sopra (orrendo da vedere, ma utile).
Quest'inverno, però, da me ha piovuto tanto, ma, soprattutto, spesso in modo così violento, che molte piante tra quelle che non si sarebbero dovute assolutamente bagnare (es. Copiapoe) si sono bagnate, anzi, letteralmente inzuppate. Non ho notato, almeno per ora, danni. Solo una lobivia che è con me da tantissimi anni (e che non mi ha mai fiorito) pare averne, tanto che se domani non piove, tenterò una talea. Ma direi che questa è l'eccezione che conferma la regola.
Ma...............i miei Ferocactus glaucescens inermis non hanno ancora nessuna traccia di fioritura (complimenti Giovanni!!!!!! e.......aspettiamo la fioritura, naturalmente)
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda Tom » 01/03/2014, 10:20

Come ho più volte detto, più passa il tempo e meno ci capisco, ho il torto di leggere poco o nulla in materia e le info le attingo prevalentemente qui o, in genere in rete.
Katia scrive che le Copiapoa non andrebbero assolutamente bagnate in inverno, se non ricordo male è stato Marco Giani a scrivere l'esatto contrario e, riportando accuratamente le sue esperienze, mi ha convinto a dare acqua (moderatamente) in autunno-inverno ed a ridurre drasticamente in primavera-estate, devo dire che mi sembra ci sia stato un apprezzabile miglioramento.
Ho effettuato una ricerca.... date un'occhiata QUI
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda giovangi » 01/03/2014, 11:29

Tom, mi fa piacere che tu sia intervenuto e che abbia ricordato il percorso che abbiamo fatto sulle annaffiature delle copiapoa :)
Al riguardo io ho iniziato a concedere alle copiapoa alcune bagnature invernali, ma molto poche e quando le condizioni meteorologiche "mi ispirano". Tempo fa mi è capitato di leggere un vecchio intervento di Carlo Doni in cui diceva (all'epoca) di annaffiarle circa una volta al mese, saltando quando è troppo freddo o troppo caldo, e in fondo trovo che questo sistema non è in contraddizione con quello suggerito da Marco Giani.
Si tratta comunque di regimi di annaffiature "controllati" (da noi), mentre una pianta che prende (più o meno) pioggia si trova in una condizione diversa.
Tornando alle piante più in generale credo che di solito non ci sia una sola condizione in cui possono trovarsi bene, certo se vogliamo cercare una situazione in cui possano crescere più o meno tutte le nostre succulente dobbiamo ispirarci a quella di un vivaio, se invece vogliamo sperimentare un po' possiamo anche ispirarci alle piante che vediamo coltivate "apparentemente impropriamente" da qualcuno, e ci stupiscono per come invece riescono a cavarsela, a volte anche "alla grande".
Io cerco sempre di tenere a mente quanto siano diverse le condizioni che possiamo offrire a queste piante rispetto a quelle del luogo di origine, e di cogliere i pro e i contro delle varie situazioni che mi capita di sperimentare e di quelle che altri sperimentano e condividono. Alcune deduzioni però possono essere ricavate solo in tempi adeguati ai ritmi delle succulente e ai feedback che ci forniscono, non sempre chiari o facilmente interpretabili.
I fattori che entrano in gioco nella vegetazione di una pianta e nella sua capacità di reagire anche ai "pericoli" sono molteplici, e come il ciclo vegetativo di piante che provengono dagli stessi luoghi può modificarsi in modo differente quando le coltiviamo nelle nostre condizioni (suppongo perchè in alcune sarà prevalente la risposta al fotoperiodo mentre in altre per esempio quella alle temperature o all'umidità o a qualcos'altro), così credo che anche una pianta che siamo abituati a pensare in riposo abbia il suo (spesso apparentemente invisibile) da fare e possa giovare anche da condizioni che saremmo portati a pensare stia solo subendo (ho letto proprio in un tuo intervento dell'attività radicale anche in inverno, se ben ricordo).

Mi sono dilungato un po'.

Ciao :)
Giovanni.
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda Rachele » 01/03/2014, 14:01

Ribadisco : piante bagnate dalla pioggia , che è caduta pressoche ogni giorno x settimane .
Piante rimaste bagnate a lungo a temperature basse (1-2 gradi ) .
Piante che non si sono asciugate tra una pioggia e l' altra .
È questo il bello !!!! :P
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda Agatha » 01/03/2014, 14:15

comunque sia Giò, questo tipo di sperimentazione, pioggia-fuori stagione,
è possibile solo per chi ha esposizioni a sud, il sole anche in inverno ha il suo perché,
pensa se provassi io che disastro farei :(
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda Mariangela » 01/03/2014, 14:50

Giovanni mi ha convinto a sperimentare. Ho messo i miei Stenocactus sotto la pioggia e dispettosamente la pioggia ha smesso di entrare nel balcone! :?
Riproverò domani.

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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda cmr » 02/03/2014, 11:43

Vedo con piacere che state tutti girando intorno ad un discorso sottovalutando una cosa fondamentale.
Ricordate il ferocactus in idrocoltura? Se non ricordate quello, ricordate quando coltivavate i giacinti nel bicchiere trasparente, colmo di acqua, per vederne le radici crescere? Non ricordate neanche questo? Il potos nel vaso pieno di acqua, quello sulla mensola del bagno?
Vabbè, non vi ricordate!
Sono tanti esempi per dire che l'acqua, in quanto acqua, non fa male alle piante, non le fa marcire per quanto noi le possiamo lasciare a mollo. Non sono un botanico e non so spiegrvi tecnicamente certe cose, potete trovarle in qualsiasi libro che tratta questi argomenti, ma le cellule delle piante sono molto più intelligenti di noi: quando sono colme di acqua si fermano (addirittura certe piante riescono ad espellere quella in eccesso = guttazione), non continuano come noi a bere, a bere e, poi, a bere, fino a scoppiare!
Allora, cosa è che fa esplodere le piante sotto l'acqua?
Mangiano! Questa è la cosa fondamentale che nessuno di voi stà tenendo in conto.
Escludendo piante hard di loro natura, tipo opuntie, ferocactus, ecc., alcune piante, copiapoa comprese (piante continuamente descritte delicate come cristalli, ma, in realtà, toste come acciaio) se coltivate in un substrato completamente minerale, possono stare esposte alla pioggia senza problemi (almeno da Roma in giù, verso nord non ho esperienza!).
Fate una semplice prova.
Acquistate due piante, magari due belle Copiapoa humilis, e una la coltivate in terriccio base, mentre l'altra in solo lapillo e, naturalmente, coltivatele vicine sotto la pioggia: poi ne riparliamo!
Carlo.

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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda giovangi » 02/03/2014, 12:19

Carlo, sicuramente questo è un giusto punto di vista, spero però (per ovvie ragioni) che non basti a decretare la morte della mia C. haseltoniana in substrato 50-50 :x

Ciao :)
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Re: Cactus sul davanzale del mio balcone

Messaggioda giovangi » 02/03/2014, 12:52

Comunque, se morirà, l'anno prossimo proverò con una Copiapoa in 100% lapillo ;)
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